Secondo una ricerca dell’EngageMinds Hub – centro di ricerca italiano multidisciplinare dell’Università Cattolica di Cremona – gli italiani stanno orientando le proprie abitudini verso la sostenibilità in diversi settori, dall’alimentazione all’energia.
Lo studio fornisce un quadro dettagliato dell’atteggiamento degli italiani verso la sostenibilità, mettendo in evidenza una crescente preoccupazione per l‘impatto ambientale legato alla produzione di cibo. La maggior parte degli intervistati, circa l’84%, è consapevole dell’uso eccessivo delle risorse naturali del pianeta e teme le conseguenze di tali pratiche.
Quando si parla di comportamenti sostenibili quotidiani, il 70% degli intervistati afferma di adottarli. Di questi, una grande maggioranza, si impegna attivamente a ridurre lo spreco di cibo. Allo stesso modo, l’80% preferisce optare per l’acquisto di prodotti stagionali, mostrando una preferenza per alimenti più freschi e potenzialmente con minor impatto ambientale.
Guendalina Graffigna, direttore di EngageMinds Hub, mette in evidenza che la sostenibilità sta diventando un concetto pratico e non solo teorico. È entrata nel linguaggio di tutti i giorni e influisce sulle decisioni quotidiane delle persone. Tuttavia, nonostante l’interesse verso la sostenibilità sia in aumento, gli italiani si scontrano con difficoltà e incongruenze nell’adottare comportamenti sostenibili, dovuti principalmente all’investimento di tempo e denaro necessari.
Graffigna rileva che, sebbene gli italiani siano disposti a essere più sostenibili, spesso manca il supporto adeguato per mettere in pratica queste intenzioni.
Uno dei principali ostacoli che impedisce alle persone di adottare comportamenti sostenibili è il prezzo alto dei prodotti ecologici, considerato eccessivo da ben il 76% degli intervistati. Secondo lo studio, molti considerano la sostenibilità come un privilegio delle élite. Ma il principale ostacolo è lo sforzo richiesto per cambiare le abitudini e i comportamenti di consumo, poiché ogni cambiamento comporta un significativo impatto psicologico.
Alla luce di questi dati, emerge una domanda cruciale: è possibile superare la barriera dei costi e delle abitudini per rendere la sostenibilità una pratica accessibile e diffusa, non solo una prerogativa di pochi?
La strada verso un futuro più verde è piena di sfide, ma anche ricca di potenziali soluzioni. La risposta potrebbe dipendere non solo dalle politiche e dai produttori, ma anche dalle scelte individuali di ciascuno di noi.
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