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Corridoi Ecologici: ponti vitali per la sopravvivenza del Pianeta

Il ventunesimo secolo è un’epoca di crisi nel rapporto tra l’umanità e il resto della natura. Il cambiamento climatico sta avvenendo in modi repentini e pericolosi. Secondo lo studio IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) del 2019, fino a un milione di specie sono a rischio di estinzione

Il nostro paesaggio, modellato dall’urbanizzazione e dall’agricoltura, è in uno stato di transizione. Parti significative del territorio sono già state trasformate, lasciando dietro di sé un’impronta indelebile sull’ambiente: le città si estendono, le coltivazioni si espandono, e molte specie si trovano ad affrontare la frammentazione e la perdita del loro habitat naturale. (ISPRA, 2023).

La biodiversità è la ricchezza fragile del nostro pianeta. Ogni specie, dal più piccolo insetto all’imponente predatore, contribuisce al complesso mosaico della vita. Le piante producono l’ossigeno che respiriamo, gli insetti svolgono ruoli cruciali nell’impolinizzazione, e gli animali fungono da regolatori degli equilibri naturali. La diversità genetica all’interno delle popolazioni assicura la resilienza alle malattie e ai cambiamenti ambientali.

La perdita di biodiversità non è solo una questione di estinzione di specie, è una minaccia diretta alla nostra stessa sopravvivenza. La biodiversità è fondamentale per la sicurezza alimentare, la produzione di medicine, la regolazione del clima e la prevenzione delle malattie. Inoltre, la connessione tra biodiversità e connettività ecologica è evidente: ponti vitali (ecotonizzazione) tra gli habitat permettono alle specie di muoversi, di migrare e di mantenere dinamiche cruciali per la loro sopravvivenza.

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Figura 1. Le strutture di attraversamento della fauna selvatica come questo cavalcavia autostradale in Croazia, uno dei 13 del paese, non sostituiscono un paesaggio intatto, ma hanno valore nel mitigare gli effetti della frammentazione per molte specie. © Djuro Huber

Perdita di Biodiversità: Un Declino Inarrestabile

Il concetto di biodiversità si riferisce alla varietà di geni, specie, individui all’interno di una specie e comunità biologiche in un’area definita.
La perdita di biodiversità è un fenomeno che si manifesta a diversi livelli, dal diminuire del numero di geni all’interno di una specie, all’impoverimento degli ecosistemi in un’area geografica definita, fino alla scala globale del nostro pianeta. Questa diminuzione, associata alla rapida urbanizzazione, all’agricoltura intensiva e ad altri impatti antropogenici, rappresenta una minaccia senza precedenti per la diversità della vita sulla Terra. 

La diminuzione della diversità biologica si traduce in una riduzione della produttività degli ecosistemi, influenzando la quantità di energia alimentare convertita in biomassa e compromettendo la qualità dei servizi ecosistemici. Questo declino provoca anche un appiattimento della complessità degli ecosistemi, rendendoli meno resilienti alle perturbazioni e più inclini a subire cambiamenti strutturali irreversibili.

Soluzioni per Ridurre la Perdita di Biodiversità: Un Impegno Globale

La conservazione della biodiversità richiede un impegno globale che unisca governi, ONG (organizzazioni non governative) e la comunità scientifica; può essere ottenuta attraverso una combinazione di politiche pubbliche e soluzioni economiche, supportate da monitoraggi continui, sensibilizzazione e educazione. La protezione degli habitat naturali e la prevenzione della caccia e pesca eccessive sono fondamentali per mantenere integri gli ecosistemi e proteggere le specie rimanenti. Inoltre, lo sviluppo sostenibile, che cerca di favorire la crescita economica preservando la qualità ambientale, è essenziale per creare nuovi spazi agricoli e insediamenti umani senza compromettere ulteriormente la biodiversità. Per la conservazione della biodiversità è fondamentale la connettività ecologica, cioè il movimento incontaminato delle specie e dei processi naturali che sostengono la vita sulla Terra. Questa definizione, sottolineata dalla Convenzione sulle Specie Migratorie (CMS, 2020), evidenzia l’urgenza di proteggere la connettività e i suoi vari elementi, tra cui le migrazioni stagionali e i processi fluviali mentre la frammentazione, causata dalle attività umane, continua a minacciare la biodiversità e ostacola l’adattamento ai cambiamenti. (IUCN, 2020)

Le connessioni ecologiche di dimensioni adeguate, ben posizionate e ben gestite tra aree protette e OECM (Other Effective Area-based Measures) sono fondamentali per la conservazione e la gestione efficace della biodiversità. (FAO, 2023)

ecological corridor Corridoi Ecologici: ponti vitali per la sopravvivenza del Pianeta
Figura 2. Una rappresentazione concettuale di una rete ecologica per la conservazione. Le aree protette terrestri sono di colore verde scuro e raffigurate come circondate da attività umane. Le aree marine protette sono di colore blu scuro. Gli OECM sono rappresentati in arancione. I corridoi ecologici, sia quelli continui che quelli che fungono da trampolini di lancio, sono delineati con linee tratteggiate. La rete ecologica per la conservazione comprende aree protette, OECM e corridoi ecologici. © Kendra Hoff / CLLC

Oasi Protette: Il Cuore Della Conservazione

La scienza ha chiaramente dimostrato che, per conseguire risultati a lungo termine per la biodiversità, è essenziale conservare la connettività ecologica specialmente in un’epoca di cambiamenti climatici (Foden & Young, 2016).
Storicamente, la creazione di singole aree protette, come parchi nazionali, è stata la principale strategia della conservazione in situ. Anche se l’area terrestre e marina inclusa nelle aree protette è aumentata costantemente, la perdita di biodiversità continua ad accelerare su scala globale. In molte situazioni, le aree protette non riescono ad adeguatamente conservare la biodiversità, sia perché non sono ben collocate, sia perché necessitano di una accurata alla gestione delle minacce come l’inquinamento e i cambiamenti climatici, ogni passo deve essere ponderato e strategico (Venter et al., 2017; Jones et al., 2018).

Le aree protette rappresentano la base della conservazione della natura, anche nelle regioni frammentate di terra, mare o acqua dolce. Tuttavia, non sono più considerate sufficienti in molti luoghi del Pianeta. Per questo è essenziale adottare misure attive per mantenere, migliorare o ripristinare la connettività ecologica tra le aree protette e le misure di conservazione basate su aree urbane e periurbane (Tabor, 2019). 

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Connettività Ecologica: Armonia Vitale tra Specie e Ambiente

Il cambiamento climatico rende la connettività ancora più importante, permettendo ad alcune specie di rispondere con spostamenti di habitat, contribuendo così ad aumentare la diversità delle specie. Le aree protette funzionalmente connesse sono essenziali per la conservazione di specie, ecosistemi ed habitat (Marine Protected Areas Federal Advisory Committee, 2017; Hilty et al., 2019).

Linee Guida per la conservazione della Connettività Ecologica

Per affrontare il problema della perdita di biodiversità, sono state sviluppate dall’International Union for the Conservation of Nature (IUCN) le “Linee Guida per la Conservazione della Connettività attraverso Reti Ecologiche e Corridoi“. (IUCN, 2020) Queste linee guida consolidano una vasta conoscenza e le migliori pratiche disponibili per sostenere gli sforzi volti a contrastare la frammentazione. Offrono strumenti ed esempi per applicare la connettività ecologica tra aree protette e altre misure di conservazione basate su aree, nonché per sviluppare reti ecologiche per la conservazione. In questo modo, le linee guida promuovono le migliori pratiche per proteggere le reti ecologiche che mantengono, migliorano e ripristinano la connettività sia nei sistemi intatti che in quelli dominati dall’uomo.

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Guida alla Conservazione: navigare nel mosaico della vita con Corridoi Ecologici

Queste Linee Guida raccomandano l’adozione di una designazione di connettività, denominata ‘corridoio ecologico’, per indicare le aree all’interno delle reti ecologiche esplicitamente dedicate alla connettività ecologica, che possono contribuire direttamente alla conservazione della biodiversità. Il termine è definito come segue:

Un corridoio ecologico è uno spazio geografico chiaramente definito che viene governato e gestito nel lungo periodo per mantenere o ripristinare una connettività ecologica efficace.

Alcune frasi chiave e concetti utilizzati in questa definizione meritano un’approfondita elaborazione per essere chiari riguardo al loro scopo e applicazione nelle presenti Linee Guida:

  • ‘Spazio geografico chiaramente definito’ include terre, acque interne, aree marine e costiere o una combinazione di due o più di queste. ‘Spazio’ può includere il sottosuolo, la superficie terrestre o il fondo oceanico, la colonna d’acqua e/o lo spazio aereo, compresi i sistemi fisici degli ecosistemi in tre dimensioni (Lausche et al., 2013). ‘Chiaramente definito’ significa un’area spazialmente definita con confini concordati e delimitati.
  • Differenze tra Aree Protette, OECMs e Corridoi Ecologici: Con riferimento alla definizione di ‘rete ecologica per la conservazione’, si noti che è definita come un sistema composto da due tipi di aree di conservazione core, aree protette e OECMs (Other effective area-based conservation measures), con i corridoi ecologici come terzo elemento. Sono la ‘colla’ delle reti di conservazione. La Tabella 1 chiarisce le principali differenze tra gli elementi di una rete ecologica. Le aree protette e le OECMs sono gli elementi fondamentali della conservazione e di qualsiasi rete ecologica. Per definizione, devono conservare in situ la biodiversità e possono anche preservare la connettività ecologica. D’altra parte, i corridoi ecologici devono conservare la connettività. A seconda della loro condizione e gestione, i corridoi ecologici possono anche conservare la biodiversità in situ, ma ciò non è un requisito.
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Tabella 1. Differenze nel ruolo delle aree protette, delle OECMs e dei corridoi ecologici. Si noti che tutti e tre i termini si riferiscono ad aree con risultati di conservazione. Le aree protette e gli OECM proteggono la natura come considerazione primaria. I corridoi ecologici svolgono un ruolo di supporto per le aree protette e le OECM nella costruzione di reti ecologiche.

La Città e la Natura: come gli spazi verdi urbani plasmano il nostro futuro

Le città moderne, con il loro tessuto denso di edifici e infrastrutture, spesso rischiano di sembrare lontane dal regno naturale. Tuttavia, anche in questo contesto urbano, le piante giocano un ruolo cruciale attraverso i servizi ecosistemici che forniscono. Questi servizi non solo migliorano la qualità della vita, ma hanno anche un impatto economico significativo.

Uno degli aspetti chiave è rappresentato dagli “spazi verdi urbani“, che svolgono un ruolo fondamentale nel fornire servizi ecosistemici. La presenza di parchi, giardini pubblici e alberi lungo le strade non solo contribuisce all’estetica urbana ma offre anche benefici tangibili. Gli alberi, ad esempio, assorbono anidride carbonica, producono ossigeno e forniscono rifugio per la fauna urbana. Inoltre, agiscono come barriere naturali contro il maltempo e contribuiscono a mitigare gli effetti delle isole di calore urbane, migliorando il comfort termico.

Dal punto di vista economico, questi servizi ecosistemici hanno un impatto significativo. Riducono i costi energetici attraverso la regolazione termica, migliorano la salute pubblica riducendo lo stress e aumentano la produttività. Gli spazi verdi favoriscono la socializzazione, creando comunità più coese, e contribuiscono all’attrattività delle città, influenzando positivamente il settore immobiliare.

Un esempio lampante di servizi ecosistemici in ambito urbano è dato dalla gestione sostenibile dell’acqua. Gli spazi verdi assorbono e filtrano le acque piovane, riducendo il rischio di inondazioni e migliorando la qualità dell’acqua (Nature-based Solutions). Ciò riduce la necessità di costose infrastrutture di drenaggio e trattamento delle acque.

Parco Italia: una rivoluzione verde per l’Italia

Parco Italia, un ambizioso programma di riforestazione su tutto il territorio italiano, si presenta come una risposta concreta e innovativa alle sfide ambientali del nostro tempo. Nato dalla collaborazione tra Stefano Boeri Architetti e Fondazione AlberItalia con il supporto di Amazon.

Amazon attraverso il Right Now Climate Fund dimostra come il settore privato stia giocando un ruolo attivo nel finanziare progetti ambientali che hanno un impatto concreto sulle comunità in cui operano. Con uno stanziamento di 20 milioni di euro, Parco Italia diventa il beneficiario principale, ricevendo 2 milioni di euro per la pianificazione strategica del programma e la piantumazione iniziale degli alberi.

Al centro di questa iniziativa sta la piantumazione di 22 milioni di alberi entro il 2040, un obiettivo ambizioso che rappresenta un impegno concreto verso la costruzione di un futuro verde e sostenibile.

Trasformare le Città: Boscoincittà a Milano e il Potere dei Parchi Urbani

Nel cuore di Milano, un’area urbana che in passato era semi-abbandonata è stata trasformata in un parco pubblico innovativo noto come Boscoincittà. Questo progetto è stato avviato nel 1974 da Italia Nostra, un’associazione che tutela il patrimonio culturale e ambientale. Boscoincittà rappresenta un esempio pionieristico di foresta urbana pianificata in Italia, dimostrando l’efficacia della partecipazione attiva dei cittadini nella creazione di spazi verdi in città. Il parco si estende su una superficie di 120 ettari e offre una varietà di habitat, tra cui boschi urbani, prati, ruscelli e zone umide. Ci sono anche aree destinate all’orticoltura comunitaria, gestite dai cittadini stessi, e numerose attività come workshop sull’orticoltura e l’educazione ambientale. Boscoincittà non solo fornisce benefici ecologici, climatici e sociali, ma anche opportunità per lo sport, l’apprendimento e il volontariato. Grazie al coinvolgimento attivo della comunità, questo parco è diventato un modello rinomato che ha contribuito a cambiare la percezione negativa delle foreste nelle aree urbane. (FAO, 2023)

Picasso Food Forest a Parma: una rivoluzione verde per l’Equità Sociale

La “Picasso Food Forest” rappresenta un esempio straordinario di progetto incentrato sull’equità sociale all’interno del contesto urbano. Questo spazio verde è stato creato su un terreno precedentemente abbandonato a Parma, grazie al movimento cittadino Fruttorti di Parma. Occupando un’area di 4.500 metri quadrati, la food forest produce una varietà di frutta e verdura accessibile a tutti i residenti locali. Questo progetto promuove non solo l’accessibilità al cibo salutare, ma anche l’adozione di abitudini alimentari sane. La Picasso Food Forest è stata il primo modello sperimentale di foresta alimentare urbana a Parma e forse in tutta Italia. È un parco pubblico in cui gli alberi e le piante non solo svolgono funzioni estetiche, ma forniscono anche cibo per le persone della zona. Questo spazio verde è stato creato grazie a un movimento spontaneo e informale di cittadini che desideravano aumentare le aree verdi nella città di Parma, rendendole accessibili a tutti i residenti locali. La food forest è un luogo di connessione per i cittadini, un’opportunità per praticare l’agroecologia e condividere idee sulla sostenibilità, l’autosufficienza e l’empowerment della comunità. Oltre a promuovere la biodiversità con più di 300 specie animali e vegetali, questa foresta alimentare è diventata un centro per l’apprendimento, la condivisione e la resilienza comunitaria. (FAO, 2023)

Conclusioni

In un’epoca in cui la biodiversità del nostro pianeta è minacciata da molteplici fattori, dalla perdita di habitat ai cambiamenti climatici, è imperativo adottare approcci innovativi e integrati per la conservazione. La mera creazione di aree protette, sebbene cruciale, si rivela spesso insufficiente a garantire la sopravvivenza e la resilienza delle specie e degli ecosistemi.

La progettazione e la gestione di corridoi ecologici emergono come strategie fondamentali per superare le sfide della frammentazione ambientale. Questi collegamenti vitali tra le aree protette e altri habitat fungono da veri ponti ecologici, consentendo il libero movimento delle specie e il flusso ininterrotto dei processi naturali. In questo modo, non solo viene preservata  la diversità biologica, ma anche il funzionamento armonioso degli ecosistemi.

L’esempio di Parco Italia, Boscoincittà a Milano e della Picasso Food Forest a Parma dimostra il potenziale trasformativo di un approccio centrato sulla comunità. Coinvolgere attivamente i cittadini nella pianificazione e nella gestione di spazi verdi urbani non solo stimola un cambiamento positivo nella percezione delle foreste in contesti urbani, ma crea anche legami duraturi tra le persone e la natura. Queste iniziative non sono semplici progetti verdi; sono manifestazioni tangibili di come la connessione tra le persone e l’ambiente sia essenziale per una sostenibilità a lungo termine. Investire nella creazione di corridoi ecologici non è solo un atto di conservazione, ma un atto di investimento per un futuro sostenibile. 

TermineDefinizione
Corridoio EcologicoUno spazio geografico chiaramente definito, governato e gestito nel lungo periodo per mantenere o ripristinare una connettività ecologica efficace. Funge da ponte verde facilitando il movimento delle specie e il flusso di processi naturali tra diverse aree, contribuendo così alla conservazione della biodiversità.
Connettività EcologicaSi riferisce al movimento incontaminato delle specie e dei processi naturali che sostengono la vita sulla Terra. Fondamentale per preservare la biodiversità e garantire la resilienza degli ecosistemi, consentendo alle specie di adattarsi alle pressioni ambientali, inclusi i cambiamenti climatici.
Servizi EcosistemiciBenefici diretti e indiretti forniti dagli ecosistemi all’umanità. Comprendono servizi di supporto (es. ciclo dei nutrienti), servizi di regolazione (es. controllo delle malattie), servizi di approvvigionamento (es. cibo, acqua) e servizi culturali (es. valore estetico, ricreazione).
Zone a Protezione Speciale (ZPS)Aree designate in base alla Direttiva Uccelli dell’Unione Europea per la conservazione degli uccelli selvatici e dei loro habitat. Essenziali per la protezione di specie di uccelli minacciate e vulnerabili, contribuendo alla preservazione della diversità biologica.
Sito di Interesse Comunitario (SIC)Aree designate in base alla Direttiva Habitat dell’Unione Europea. Identificate per la conservazione di habitat naturali, flora e fauna selvatiche di interesse comunitario, contribuendo alla creazione della rete ecologica Natura 2000.
Natura 2000Rete ecologica di aree protette nell’Unione Europea, composta da Zone di Protezione Speciale (ZPS) e Siti di Interesse Comunitario (SIC). Mirano a conservare la biodiversità e garantire la sopravvivenza di habitat, specie ecosistemi di importanza comunitaria.
Altre Misure Efficaci di Conservazione basate sull’Area (OECM)Aree che raggiungono una conservazione efficace e a lungo termine della biodiversità al di fuori delle aree protette. Governate e gestite per ottenere risultati positivi, includono funzioni e servizi ecosistemici, nonché attività culturali e socio-economiche. Riconoscere e sostenere le OECM è cruciale per una conservazione diversificata, coinvolgendo popolazioni indigene, comunità locali, settore privato e agenzie governative.

Articolo a cura di Gabriele Sapienza

Redazione
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