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#InsiemepergliSDG riparte da Napoli

#InsiemepergliSDG riparte da Napoli e dal sistema agroalimentare; dal 24 al 27 maggio la campagna ha previsto numerose attività sul tema tra cui: due installazioni itineranti – per informare e responsabilizzare giovani e famiglie sugli SDG e sul ruolo che ogni individuo può svolgere per il loro raggiungimento, laboratori, video mapping, incontri.

Che cos’è #InsiemepergliSDG?

#InsiemepergliSDG è la campagna promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, insieme ai partner FAO, UN SDG Action Campaign, Commissione Europea, CIHEAM Iamb di Bari e Save the Children.

Nel 2023 la campagna toccherà Napoli, Trieste e Palermo accendendo i riflettori sul ruolo delle Città portuali italiane intese come finestre sul Mediterraneo.

Ciascuna tappa di #InsiemepergliSDG contribuisce a un percorso che crea legami e relazioni tra i partner promotori dell’iniziativa e le realtà locali con l’obiettivo di far emergere e valorizzare le migliori esperienze locali. L’iniziativa sostiene e sviluppa percorsi di condivisione attraverso formazione e didattica, politica partecipativa, cittadinanza attiva, gioco e creatività.

Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli, durante la conferenza stampa che ha anticipato l’apertura della tappa napoletana ha affermato: “Sicuramente il tema della sostenibilità è una delle grandi sfide che noi abbiamo davanti, anche gli ultimi eventi climatici lo dimostrano. C’è una grande sfida che è legata al cibo ed alla possibilità di avere abbastanza risorse per sostenere tutte le popolazioni. Napoli è stata scelta come luogo di riferimento per tutto il Sud d’Italia, si tratta anche di un grande riconoscimento del lavoro che si sta facendo e della responsabilità di Napoli su queste materie per il futuro”.

Il centro nazionale Agritech a #InsiemepergliSDG

I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sono una priorità dell’azione di politica estera dell’Italia. Tra questi, diversi riguardano la sfida – oggi ancora più fondamentale – di garantire la sicurezza alimentare ed equo accesso al cibo nel mondo.

In questo contesto l’apporto del comparto agroalimentare italiano, con il suo prezioso bagaglio di esperienza, conoscenza e innovazione tecnologica, è fondamentale. L’Italia si è dotata di un nuovo strumento per aumentare la competitività del suo sistema agroalimentare che rappresentano un’eccellenza a livello internazionale sul tema.

All’interno delle attività della campagna #InsiemepergliSDG è stato presentato, durante un evento ufficiale nell’Auditorium della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base della Federico II di Napoli, il Centro Nazionale Agritech.

DSC 2758 #InsiemepergliSDG riparte da Napoli

L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali di Matteo Lorito (Presidente Fondazione Agritech), Danilo Ercolini (Direttore Scientifico Fondazione Agritech), Ettore Prandini (Presidente Coldiretti), Massimiliano Giansanti (Presidente Confagricoltura), Federico Vecchioni (Amministratore Delegato Bonifiche Ferraresi SpA), Martina Mazzon (Ricercatrice Agritech) e Antonio Tajani (Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale). Sono intervenuti, da remoto, anche Anna Maria Bernini (Ministro dell’Università e della Ricerca) e Francesco Lollobrigida (Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste).

 “Il Centro Nazionale Agritech, con i suoi 9 spoke distribuiti nel Paese, mette insieme 1500 ricercatori nei laboratori più avanzati delle nuove tecnologie per l’agricoltura, coordinati dall’ hub a Napoli est, dove è partita anche la prima Agritech Academy – ha detto Matteo Lorito –; innovazione e soprattutto trasferimento tecnologico sono gli obiettivi del Centro, i cui effetti si vedranno a breve sulla qualità e disponibilità degli alimenti, anche a sostegno della politica agroalimentare nazionale e di collaborazione con Paesi esteri. Formazione, ricerca, opportunità di reclutamento, e soprattutto interazione dei tanti gruppi di ricerca a livello nazionale per la creazione di un sistema integrato a disposizione di tutti, a partire dai grandi players industriali, alcuni dei quali hanno già scelto di aderire al progetto come membri della Fondazione Agritech. Questi sono i principi sui quali il Centro Agritech crescerà inizialmente con il finanziamento PNRR, per poi continuare la sua attività dopo il 2026 utilizzando finanziamenti pubblici e privati, sempre nell’interesse del Paese”.

Sono stati poi i ricercatori, in prima persona, ad illustrare l’avanzamento delle conoscenze da parte degli Spoke tematici soffermandosi sull’apporto della ricerca nel raggiungimento degli SDGs: l’aumento della popolazione mondiale rende sempre maggiore la richiesta di cibo; “la tecnologia deve rispondere alle esigenze di ottimizzazione delle risorse per la riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura” (Luca Corelli Grappadelli – Spoke 3 | Alma Mater Studiorum – Università di Bologna).

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“La ricerca scientifica lavora per rendere le imprese e la filiera agroalimentare più  competitiva” – ha affermato Maria Lodovica Gullino dell’Università di Torino – per questa ragione, durante la presentazione del Centro Agriteh, si è cercato di dare voce anche alle imprese del settore e alle associazioni di categoria.

“L’area del Mediterraneo in termini di prospettive è la migliore per consentire l’agricoltura anche in contesti di cambiamenti climatici – ha detto Massimiliano Giansanti, Presidente Confindustria – è importante continuare a spingere sull’innovazione  che viene portata avanti dai giovani i quali possono e devono accompagnare le imprese per rendere più sostenibile l’agricoltura.”

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Da tutti gli interventi è emersa una atmosfera di grande collaborazione e coesione tra istituzioni, mondo accademico e della ricerca, associazioni di categoria e imprese. Non un evento passerella, ma un evento programmatico dove tutti hanno dato un contributo di grande visione per il futuro del pianeta con un taglio molto pragmatico sul quello che si può fare partendo dal sistema agricolo italiano.

Caterina Cirillo
Caterina Cirillo