Il cambiamento è necessario. È il Pianeta che ce lo chiede
Questa settimana abbiamo l’occasione di parlare di ciò che ci sta a cuore e anche di noi. In un articolo pubblicato su Che Fare raccontiamo di come il lavoro non SU ma CON le comunità rurali che stiamo facendo da qualche anno (come task force del Programma di ricerca-azione Societing 4.0) ci sta consentendo di sperimentare una via mediterranea di sviluppo dove innovazione tecnologica e sociale sono parte dello stesso processo.
Come dice il nostro Direttore Alex Giordano: “Il senso della nostra ricerca-azione è quello di utilizzare uno sguardo plurale per riguardare i luoghi favorendone il loro sviluppo. Riguardare nel duplice senso di aver riguardo per loro e di tornare a guardarli perché nessuno sviluppo può avvenire sulla base del disprezzo dei luoghi, della loro vendita all’incanto, dagli stupri industriali della modernità a quelli turistici della postmodernità. E, dice Alex, “è in realtà un riguardare aumentato, grazie alle possibilità offerte da una nuova alleanza tra intelligenze collettive e tecnologie digitali finalizzata a creare ponti tra le comunità locali e le comunità di intenzione di tutti gli impatti positivi generati sul Pianeta da una certa visione del Mondo”. Questa visione del mondo -un cambiamento di paradigma verso una società più ecologica- è necessaria a partire da una considerazione generale: è ormai chiaro come il sistema alimentare e la produzione agricola siano strettamente collegati con i più grandi problemi che il mondo si trova ad affrontare: cambiamento climatico, rifiuti, sicurezza alimentare, disuguaglianza e sfruttamento delle persone, qualità dell’acqua e del suolo, perdita della biodiversità, fame da una parte del mondo e, scusatemi se sono proprio io a dirlo, obesità dall’altra. Sono tutte problematiche legate al cibo, alla sua produzione, alla sua trasformazione ed alla sua distribuzione”.
E gli articoli raccolti questa settimana lo testimoniano, oltre a testimoniare la grande fatica di agire, in concreto, un cambiamento che segni la distanza dal paradigma attuale verso la direzione di una maggiore uguaglianza (la storia di NoCap è una storia esemplare di lotta quotidiana per il riconoscimento della dignità umana e per la valorizzazione di un lavoro pulito) e di una maggiore attenzione all’ambiente e alla salute di tutti (Bayer, che da qualche anno si è fusa con Monsanto, ha patteggiato le 95.000 azioni legali in Usa risarcendo 11 miliardi di dollari perché è ormai evidente che il diserbante provoca il cancro).
Il cambiamento è necessario. È il Pianeta che ce lo chiede!
Lo staff di RuralHack