Ricontadinizziamo l’agricoltura!
Questa settimana è facile commentare i contributi di seguito presentati perché non dobbiamo far altro che unire la nostra voce a quella di altri. A partire dalle proposte di Lucio Cavazzoni:
• Ricontadinizziamo l’agricoltura perché l’agricoltura di piccole e medie dimensioni è quella che può unire la qualità dei prodotti e del lavoro e il presidio del territorio. Soprattutto in particolari aree del nostro Paese;
• Creiamo un reddito di contadinanza riconoscendo il ruolo sociale dei contadini che scelgono pratiche agro-ecologiche diventando guardiani dell’ambiente e del paesaggio;
• Facilitiamo la diffusione di nuova economia attraverso la trasformazione dei prodotti sui territori. Scrive Lucio Cavazzoni (e noi sottoscriviamo): “Aprire piccoli medi centri di lavorazione delle principali produzioni agricole come i mulini e lavorazioni del grano, del latte, di macelli è oggi possibile con un alto livello tecnologico – distribuito digitalmente – in grado di preservare e valorizzare le biodiversità e tipicità locali, le scelte nutrizionali volute, le qualità specifiche e delle persone che li abitano. Consentendo ai territori di non essere più centri di estrazione di valore ma di implementazione dello stesso”;
• Andiamo oltre il paradigma contemporaneo dell’industria estrattiva che riguarda tutto il sistema dell’agrifood creando una nuova politica agricola europea.
Inoltre, come dice bene Famiano Crucianelli, partendo dall’agricoltura si può ripensare l’organizzazione del territorio e, per questo, l’alleanza fra produttori agricoli, mondo delle associazioni ed enti locali può essere determinante.
Lo staff di RuralHack