Nel 2014 a Monterey nasce un progetto di sostenibilità sociale, economica e ambientale: Monterey Bay Fisheries Trust fondato da membri della comunità, tra cui economisti, ambientalisti, biologi e pescatori. Professionisti, uniti in un’organizzazione no-profit basata su uno dei punti di forza della comunità: la pesca.

Save the sea!
California, Monterey, baia dell’oceano Pacifico, ospita oltre quattro milioni di turisti ogni anno, famosa per la sua riserva naturalistica marina e per la sua economia basata principalmente sul turismo e sulla pesca, è oggi la protagonista di un cambiamento globale che si sta manifestando nell’ultimo decennio.
Monterey Bay Fischeries Trust è esempio di successo di comunity supported fischery (ne parliamo qui ). Questo progetto nasce con l’intento di salvaguardare gli oceani e le specie protette, al tempo stesso di tutelare l’economica locale della baia attraverso la pesca sostenibile. Nel 2011, il governo federale emanò un programma di gestione chiamato “catch shares” con il quale venivano assegnate delle quote per la pesca ad ogni pescatore,in altre parole veniva concessa la pesca di una percentuale del totale delle catture ammissibili annuali. Questi permessi avevano dei costi molto elevati così, da costringere le piccole imprese o semplici pescatori ad abbandonare la propria professione, cedendo le proprie quote a grandi multinazionali provenienti per lo più da paesi esteri. Nel 2014, Monterey Bay Fisheries Trust ottiene una cifra cospicua di quote per la pesca che ad oggi offre in leasing; un vero e proprio affitto di quote annuali con tutti i diritti e i permessi per una pesca legale, consentendo ai pescatori della baia di acquistarle ad un prezzo accessibile. Questo progetto crea un vero e proprio circuito basato su valori autentici di sostenibilità e socialità. Si stabiliscono nuovi mercati che facilitano la ricerca e la conservazione, offrendo nuovi prodotti che possono soddisfare le nuove richieste da parte di pubblico di consumatori sempre più vasto ed esigente.
Seafood Watch App, un’applicazione per il consumo responsabile
Il progetto Monterey Bay Fisheries Trust non si è fermato soltanto a questo. Nel 1999 è stato ideato, in collaborazione con la Monterey Bay Aquarium la “Seafood Watch” una guida tascabile delle specie consentite alla pesca, una vera e propria carta del pesce sostenibile. Nello specifico, sono elencate analisi della qualità e della quantità delle riserve di pesca degli oceani che bagnano gli Stati Uniti che consentono, di tenersi aggiornati sullo stato delle riserve marine di pesca del nostro pianeta.
Qualche anno fa questa guida si è trasformata in una vera e propria App che è facilmente scaricabile sul proprio smartphone. La Seafood Watch App – disponibile sia iOS che per Android – è utile a capire se il pesce che mangiamo soddisfi le regole della sostenibilità ambiente offrendoci raccomandazioni e informazioni sulle pratiche ottimali da seguire per l’allevamento e la pesca, ma soprattutto può aiutarci a ristorante o al mercato per fare scelte “ocean best choices” in fatto di sushi e pesce. Questo progetto ha l’intento di educare l’utente ad un consumo responsabile, far sviluppare la coscienza ecologica dei cittadini, suggerendo loro come potersi alimentare senza compromettere la sostenibilità economica mondiale del settore della pesca, favorendo i pescatori locali e conservando il gusto e la qualità del pescato. L’applicazione rende le scelte in materia di pesce molto più facili e semplici.
Fish hub: pescato del giorno a portata di mano
Negli ultimi anni,negli Stati Uniti, è incrementato dell’80% il consumo di pesce importato da paesi esteri a causa dei costi più bassi e delle normative ambientali più deboli. La comunità di Monterey sta cercando la soluzione migliore per facilitare la crescita dei propri produttori locali. Proprio pochi mesi fa la Monterey Bay Fisheries Trust ha dichiarato di voler lanciare un “fish hub”,in altre parole un progetto che consentirebbe la commercializzazione e la vendita dei prodotti locali partendo da un’idea di marketing e di ri-distribuzione sul mercato dei prodotti offerti,da una varietà locale ad sistema centrale. Un’idea ancora in cantiere, ma il “fish hub” di Monterey potrebbe assumere una struttura interamente virtuale, o di marketing condiviso. Un vero e proprio progetto di business trasparente che porta in tavola un pesce dal quale si possa risalire alla sua provenienza, alle pratiche con cui è stato pescato, fino ad arrivare all’ultimo tassello della catena: il consumatore.
Questo nuovo progetto porterebbe alla comunità di Monterey una maggiore consapevolezza sull’importanza della pesca, dell’economia locale, della cultura e della propria identità.
Marica Barile for Rural Hack