Ismea lancia il ricambio generazionale nei campi. Oltre 10mila ettari di terra, l’equivalente di 386 terreni agricoli, sono disponibili per essere venduti all’asta e per i giovani sono possibili mutui trentennali al 100% e sostegni ad hoc per l’imprenditoria agricola under 41. Gli appezzamenti in questione sono quelli della Banca nazionale delle terre agricole, nata con la finanziaria del 2016 per rimettere in circolo i terreni pubblici in stato di semi-abbandono.
Quello messo in vendita è il terzo lotto, l’elenco dei terreni che saranno messi all’asta è disponibile sul sito della Banca delle terre. Le offerte potranno essere presentate tra il 27 aprile e l’11 di giugno.
Da questo bando Ismea si aspetta di incassare almeno 130 milioni di euro e con le risorse ricavate dalla vendita dei terreni verranno utilizzate per finanziare le iniziative imprenditoriali dei giovani agricoltori attraverso le misure del primo insediamento, del ricambio generazionale e dell’auto-imprenditoriaità.
Per gli under 40 che scelgono di aprire una nuova impresa agricola sarà lo Stato a farsi carico per i primi due anni dei contributi previdenziali. Per le donne che investono in agricoltura o aprono nuove imprese, poi, c’è “Donne in campo”, con un fondo rotativo da 15 milioni di euro per mutui a tasso zero.
La Banca delle terre dispone circa di 22mila ettari di terreni e ha già messo all’asta due lotti: il primo per un totale di 7mila ettari, il secondo per circa 8mila. Il lotto che viene avviato verso l’asta oggi è quello maggiore. Si va dai vigneti agli uliveti, fino ai campi di cereali, con una superficie media di circa 26 ettari, decisamente più alta della media dei terreni nazionali che secondo l’Istat è di 8,4 ettari.
Raccontata così (come l’abbiamo trovata) sembra proprio un’occasione interessante.
A questo punto chi ha qualcosa da dire lo dica ora, o taccia per sempre.
Di seguito gli articoli scaricabili:
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